Che cosa succede nello studio dello Psicologo?

C’è ancora molta titubanza e paura attorno alla figura dello psicologo per chi non ha mai provato a usufruirne dei servizi.
Molto spesso si è spaventati da ciò che si potrebbe scoprire, da quello che può succedere, da quello che può pensare la gente....
Facciamo quindi un po’ di chiarezza:
-per prima cosa lo Psicologo, iscritto ad un Albo Professionale, per esercitare la professione deve seguire certe normative, prime fra tutte la “tutela della privacy” e il “segreto professionale” che accompagna ogni attività con clienti;
-chi va dallo psicologo non “è matto”, non necessariamente è affetto da malattie mentali gravi, ma semplicemente può vivere un periodo di difficoltà o, avere bisogno di confrontarsi con qualcuno esperto, che possa aiutarlo a superare, prima e facilmente, situazioni particolari;
-lo psicologo non legge nella mente delle persone, non è un mago, ma è un professionista preparato ad "accompagnare" il cliente lungo un percorso di cui lo stesso cliente è responsabile e, come mi ha fatto notare più volte un mio caro professore, “non si scopre nulla che non sia già visibile a chi ci circonda”.
Adesso che abbiamo messo luce su questi punti vi “racconto” cosa succede durante le prime sedute:
le prime tre sedute sono "conoscitive" sia per il terapeuta che per il paziente/cliente, ci si conosce quindi, il cliente ha il diritto di scegliere il terapeuta che più fa al suo caso, ed il terapeuta stesso fa un’analisi del paziente, si stabiliscono gli obiettivi e la fattibilità del raggiungimento degli stessi. Alla fine di questi primi tre incontri si più decidere di intraprendere un percorso insieme, che non necessariamente è un percorso di anni, ma può essere volto solo al superamento del sintomo in pochi passi, oppure si può decidere di non proseguire con le sedute, in questo caso al cliente rimane una “psico-diagnosi” che potrà utilizzare come meglio crede.
Io consiglio di concludere almeno le prime tre sedute per una valutazione reciproca più puntuale e utile al cliente.
Personalmente, come professionista, non ho l’intento di convincere nessuno, credo anzi che per ottenere risultati il cliente debba essere molto motivato ad intraprendere un percorso di cambiamento. Per esperienza personale i risultati, in questo caso, sono superiori alle attese e duraturi nel tempo.